9 E L ORD Dio chiamato ad Adamo, e gli disse: Dove l'arte tu? 10 Ed egli disse: Ho udito la tua voce nel giardino, e ho avuto paura, perché io ero nudo; e mi sono nascosto.

      Abbiamo qui la citazione di questi disertori davanti al giusto Giudice del cielo e della terra, il quale, sebbene non sia tenuto ad osservare le formalità, procede contro di loro con tutta la correttezza possibile, per essere giustificato quando parla. Osserva qui,

      I. La sorprendente domanda con cui Dio perseguì Adamo e lo arrestò: dove sei? Non come se Dio non sapesse dov'era; ma così entrerebbe nel processo contro di lui. "Vieni, dov'è questo sciocco?" Alcuni ne fanno una domanda lamentosa: "Povero Adamo, che ne è stato di te?" " Ahimè per te! " (così alcuni lo leggono) " Come sei caduto, Lucifero, figlio del mattino! Tu che eri il mio amico e prediletto, per il quale avevo fatto tanto e per cui avrei fatto tanto di più; mi hai abbandonato e ti sei rovinato? Si è arrivati ​​a questo?». È piuttosto una domanda di rimprovero, per la sua convinzione e umiliazione: dove sei? No, in che luogo? ma,"È questo tutto quello che hai ottenuto mangiando frutto proibito? Tu che vuoi gareggiare con me, ora mi fuggi?" Nota 1.

Coloro che a causa del peccato si sono allontanati da Dio dovrebbero considerare seriamente dove si trovano; sono lontani da ogni bene, in mezzo ai loro nemici, schiavi di Satana, e sulla via maestra della rovina totale. Questa indagine su Adamo può essere considerata come una ricerca graziosa, per gentilezza nei suoi confronti e per la sua guarigione. Se Dio non lo avesse chiamato, per reclamarlo, la sua condizione sarebbe stata disperata come quella degli angeli caduti; questa pecorella smarrita avrebbe vagato senza fine, se il buon Pastore non l'avesse cercato, per riportarlo indietro, e per questo gli ricordasse dov'era, dove non doveva essere e dove non poteva essere né felice o facile. Nota, 2. Se i peccatori si limitano a considerare dove sono, non avranno pace finché non torneranno a Dio.

      II. La risposta tremante che Adamo diede a questa domanda: Ho sentito la tua voce nel giardino, e ho avuto paura, Genesi 3:10 Genesi 3:10 . Non ammette la sua colpa, eppure in effetti la confessa riconoscendo la sua vergogna e la sua paura; ma è colpa comune e follia di coloro che hanno fatto una cosa cattiva, quando sono interrogati su di essa, non riconoscere altro che ciò che è così manifesto da non poterlo negare.

Adamo aveva paura, perché era nudo; non solo disarmato, e perciò timoroso di contendere con Dio, ma svestito, e perciò timoroso tanto da presentarsi davanti a lui. Abbiamo motivo di temere di accostarci a Dio se non siamo rivestiti e recintati con la giustizia di Cristo, poiché nient'altro che questa sarà un'armatura di prova e coprirà la vergogna della nostra nudità. Rivestiamoci dunque del Signore Gesù Cristo, e poi accostiamoci con umile franchezza.

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