Questo dunque è il messaggio che abbiamo udito di lui - Questa è la sostanza dell'annuncio ( ἐπαγγελία epangelia) che abbiamo ricevuto da lui, o che ci ha fatto. Il messaggio qui si riferisce a ciò che ha comunicato come la somma della rivelazione che ha fatto all'uomo. La frase “di lui” ( απ ̓ αὐτου ap' autou) non significa rispettarlo, o di lui, ma da lui; cioè, questo è ciò che abbiamo ricevuto dalla sua predicazione; da tutto quello che ha detto.

La particolarità, la sostanza di tutto ciò che ha detto, può essere riassunta nella dichiarazione che Dio è luce, e nelle conseguenze che derivano da questa dottrina. È venuto come messaggero di Colui che è luce; è venuto per inculcare e difendere le verità che scaturiscono da quella dottrina centrale, riguardo al peccato, al pericolo e dovere dell'uomo, alla via della guarigione, e alle regole secondo le quali gli uomini dovrebbero vivere.

Che Dio è luce - Luce, nelle Scritture, è l'emblema di purezza, verità, conoscenza, prosperità e felicità - come l'oscurità è l'opposto. Giovanni qui dice che “Dio è luce” - φῶς phōs - non la luce, o una luce, ma la luce stessa; cioè, è lui stesso tutto luce, ed è la fonte e la fontana della luce in tutti i mondi.

È perfettamente puro, senza alcuna mescolanza di peccato. Ha tutta la conoscenza, senza mescolanza di ignoranza su nessun argomento. È infinitamente felice, senza nulla che lo renda infelice. È infinitamente vero, non afferma né ammette errori; è benedetto in tutte le sue vie, non conoscendo mai l'oscurità della delusione e dell'avversità. Confronta la nota di Giacomo 1:17 ; Giovanni 1:4 nota; 1 Timoteo 6:16 nota.

E in lui non c'è nessuna oscurità - Questo linguaggio è molto alla maniera di Giovanni, non solo affermando che una cosa è così, ma proteggendola in modo che nessun errore possa essere commesso su ciò che intendeva. Confronta Giovanni 1:1 . L'espressione qui ha lo scopo di affermare che Dio è assolutamente perfetto; che non c'è nulla in lui che sia in qualche modo imperfetto, o che offuschi o deturpi il puro splendore del suo carattere, nemmeno tanto quanto la più piccola macchia sul sole.

Il linguaggio è probabilmente destinato a custodire la mente da un errore a cui è incline, quello di accusare Dio di essere l'Autore del peccato e della miseria che esistono sulla terra; e l'apostolo sembra voler insegnare che qualunque fosse la fonte del peccato e della miseria, non era in alcun senso da imputare a Dio. Questa dottrina che Dio è una luce pura, Giovanni la pone come sostanza di tutto ciò che aveva da insegnare; di tutto ciò che aveva appreso da colui che si era fatto carne. È, infatti, la fonte di tutte le giuste concezioni della verità in materia di religione, e tutte le corrette concezioni della religione traggono origine da questo.

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