1 Giovanni 1:1

La Parola di Vita.

San Giovanni non espone nei suoi scritti nessuna teoria della vita. Non può, o non lo fa, formulare la sua concezione di esso in un sistema; sente semplicemente un potere, non della morte, ma della vita, che opera nella propria anima. È sicuro che non c'è niente nel mondo o al di là del mondo che può distruggerlo. La sua evidente tendenza a Dio attestava la sua origine da Dio. Potrebbero esserci altri media per altri uomini; a lui è venuto per mezzo di Cristo.

I. Come regola di vita, invitandoci a essere puri, altruisti e affettuosi; come un alto ideale, stimolandoci a dimenticare le cose che erano dietro e ad andare avanti verso le cose che erano ancora prima; illuminandoci dove abbiamo visto ma confusamente; abilitarci e capacitarci dove eravamo deboli e incompetenti; purificandoci dove l'appetito e la passione correvano il pericolo di smussare le percezioni più fini del cuore, i propositi più nobili dell'anima; ponendo le basi di una vita più ampia e superiore, prima per l'individuo e poi per la società e la razza, fu così che la "parola di vita" si presentò alla mente di S.

John. Se avesse corso libero; se tutti coloro che l'hanno predicato l'hanno praticata; se l'incapacità di altri sistemi di spiegare i fenomeni dell'umanità, e ancor più di alleviare i suoi mali e dolori ammessi, fosse più giustamente valutata e più pienamente conosciuta, forse si penserebbe e si vedrebbe che il cristianesimo non ha detto la sua ultima parola.

II. Prima vanifichiamo la grazia di Dio e, nonostante essa, la calpestiamo sotto i nostri piedi, e poi chiamiamo il Vangelo un fallimento. Rendiamo impossibile l'influenza cristiana e poi chiediamo: dove si trova? Prima addoloriamo, e infine estinguiamo, lo Spirito di Dio, e poi diciamo che non possiamo riconoscere alcun segno della Sua presenza o del Suo potere. E tuttavia, in tutte queste circostanze di svantaggio, si trovano nei palazzi e nelle case anime pure, coraggiose e nobili; e dove una tale anima vive e respira, diffondendo il profumo del suo influsso benefico e la potenza della sua vita santa, c'è la prova della verità del Vangelo di Cristo, c'è la testimonianza che Cristo lascia ancora di sé nel mondo.

Guardiamoci dal separare la religione dalla morale. Quando san Pietro ha suscitato i nostri impulsi spirituali raccontandoci, come ci dice anche san Giovanni, delle grandissime e preziose promesse con le quali siamo, per così dire, partecipi della natura divina, subito ci fa cadere dal cielo alla terra di nuovo dicendo: "E, oltre a tutto questo, dando ogni diligenza, aggiungete alla vostra fede virtù"; quando S.

Paolo pregherebbe per i migliori doni per i suoi convertiti a Salonicco, prega che Dio "li santifichi completamente e che tutto il loro spirito, anima e corpo possano essere preservati irreprensibili fino alla venuta di nostro Signore Gesù Cristo".

Vescovo Fraser, Sermoni universitari; P. 154.

Riferimento: 1 Giovanni 1:1 . Rivista del sacerdote, vol. ii., pag. 158.

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