Ma ora vi ho scritto di non frequentare se alcuno chiamato fratello è fornicatore, o avaro, o idolatra, o maldicente, o ubriacone, o rapace; con un tale no da non mangiare. Ma ora ho scritto - non solo scrivo questo, ma aggiungo altro: se uno che si chiama fratello, cioè professa la religione cristiana, è fornicatore, avaro, idolatra, sarcastico, ubriacone o rapace, nemmeno per mangiare con tale - non avere comunione con un tale, nelle cose sacre o civili.

Puoi trattare le tue preoccupazioni mondane con una persona che non conosce Dio e non fa professione di cristianesimo, qualunque sia il suo carattere morale; ma neppure fin qui dovete riconoscere un uomo che professa il cristianesimo, che è scandaloso nella sua condotta. Lascia che abbia questo segno in più della tua ripugnanza per ogni peccato; e faccia vedere al mondo che la Chiesa di Dio non tollera l'iniquità.

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