Dei Giudei cinque volte ho ricevuto quaranta percosse tranne una. Dei Giudei cinque volte ricevetti quaranta percosse tranne una - Cioè fu flagellato cinque volte dai Giudei, la cui legge ( Deuteronomio 25:3 ) permetteva quaranta percosse; ma costoro, pretendendo di essere indulgenti e di agire secondo la lettera della legge, ne inflissero solo trentanove.

Ad eccezione di una striscia dei quaranta era un canone molto antico tra gli ebrei, come apprendiamo da Giuseppe Flavio, Antiq. lib. IV. cap. viii. sec. 21, che cita la stessa cosa: πληγας μιας λειπουσης τεσσαπακοντα· quaranta strisce, eccetto una.

La Mishna dà questa regola, Mish., Maccoth, fol. 22, 10:

"Quante volte sarà colpito lui, il colpevole?

Risposta ארבעים תמר אתר quaranta strisce, volendo una; cioè con il numero che è più alto di quaranta."

Spesso un uomo veniva flagellato secondo la sua capacità di sopportare la punizione; ed è un canone nella Mishna, "Che colui che non può sopportare quaranta frustate dovrebbe riceverne solo diciotto, e tuttavia essere considerato come colui che ha subito l'intera punizione". Ritenevano anche giusto fermarsi sotto i quaranta, per paura che chi aveva contato sbagliasse, e il criminale prendesse più di quaranta percosse, il che sarebbe un'ingiustizia, visto che la legge ne richiedeva solo quaranta.

Il modo in cui è stata inflitta questa punizione è descritto nella Mishna, fol. 22,2: "Le due mani del criminale sono legate a un palo, e poi il servo della sinagoga o gli strappa o gli strappa le vesti fino a lasciargli il petto e le spalle scoperti. Dietro di lui viene posta una pietra o un blocco su cui il servo è in piedi, tiene tra le mani un flagello di cuoio, diviso in quattro code.

Il flagellatore pone un terzo sul petto del criminale, un altro terzo sulla sua spalla destra e un altro sulla sinistra. L'uomo che riceve la punizione non è né seduto né in piedi, ma per tutto il tempo curvo; e l'uomo colpisce con tutta la sua forza, con una mano." La gravità di questa punizione dipende dalla natura del flagello e dalla forza del carnefice.

Si osserva anche che gli ebrei non ripetevano flagellazioni se non per enormi offese. Ma cinque volte avevano flagellato l'apostolo; poiché con quegli assassini non sarebbe stata data quartiere ai discepoli, come nessuno è stato dato al Maestro. Vedi Schoettgen.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità