Perché tu dici: io sono ricco e ricco di beni e non ho bisogno di nulla; e non sai che sei infelice e miserabile e povero e cieco e nudo: io sono ricco - tu credi di essere in uno stato sicuro, perfettamente sicuro della salvezza finale, perché hai cominciato bene e hai posto il giusto fondazione. Era questa convinzione più ingannevole che tagliava i nervi della loro diligenza spirituale; riposavano in ciò che avevano già ricevuto, e sembravano pensare che una volta in grazia dovesse essere ancora in grazia.

Tu sei miserabile - Ταλαιπωρος· Più miserabile. "La parola significa", secondo Mintert, "essere sfiniti e affaticati da fatiche dolorose, come coloro che lavorano in una cava di pietra, o sono condannati alle miniere". Così, invece di essere figli di Dio, come credevano, ed eredi infallibili del regno, erano, agli occhi di Dio, nella condizione dei più abbietti schiavi.

E miserabile - Ὁ ελεεινος· Deplorevole, da compatire tutti gli uomini.

E povero - Non avendo ricchezze spirituali, nessuna santità di cuore. Ricchi e poveri sono talvolta usati dai rabbini per esprimere i giusti e i malvagi.

E cieco - Gli occhi della tua intelligenza si sono oscurati, in modo che tu non veda il tuo stato.

E nudo - Senza l'immagine di Dio, non rivestito di santità e purezza. Difficilmente si può immaginare uno stato più deplorevole nelle cose spirituali di quello di questa Chiesa. Ed è il quadro vero di tante Chiese, e di innumerevoli individui.

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