Io sono ricco. - Il verso significa, più letteralmente, Perché tu dici, io sono ricco, e sono diventato ricco, e in nulla ho bisogno, e non sai che sei il miserabile (tale è l'enfasi) e il pietoso e il mendicante , e cieco, e nudo. Tu sei "il tipo, l'incarnazione della miseria". Le parole dovrebbero, credo, essere prese come un'amplificazione del motivo del loro rifiuto.

Cristo stava per respingerli perché erano in quello stato tiepido che, a cominciare dall'autocompiacimento, portava all'autoinganno. Erano ricchi di beni mondani (a differenza della Chiesa di Smirne), ma la loro stessa ricchezza li ha portati a una religione tranquilla e non aggressiva; erano orgogliosi anche della loro ricchezza intellettuale; compiacenti perché nelle comode circostanze mondane, e si gonfiarono di una vana filosofia, impararono ad essere soddisfatti del loro stato spirituale, ea credere il meglio di se stessi, e poi a credere in se stessi.

Erano ipocriti, che non sapevano di essere ipocriti. Si credevano buoni; e questo autoinganno era il loro pericolo. “Perché”, per usare le parole del Prof. Mozley, “perché un uomo dovrebbe pentirsi della sua bontà? Può ben pentirsi, infatti, della sua falsità; ma purtroppo la sua falsità è proprio ciò che non vede, e che non può vedere per la stessa legge del suo carattere. Il fariseo non sapeva che era un fariseo.

Se lo avesse saputo, non sarebbe stato fariseo. La vittima della passione, quindi, può convertirsi: il gaio, lo sconsiderato o l'ambizioso; colui che la gloria umana ha inebriato; colui che lo spettacolo della vita ha irretito; colui che i piaceri dei sensi hanno affascinato, possono convertirsi in uno di questi; ma chi converte l'ipocrita? Non sa di essere un ipocrita; non può sulla base stessa del suo carattere; deve credersi sincero; e quanto più è nelle catene del proprio carattere, cioè quanto più è ipocrita, tanto più deve pensare sincero a se stesso» (Sermoni universitari, p. 34).

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità