C'era un uomo in Cesarea chiamato Cornelio, centurione della band chiamata l'italiano di banda , c'era un certo uomo in Cesarea - Questo è stato Cesarea di Palestina, detta anche Torre di Stratone, come si è già notato, e la residenza del procuratore romano.

Un centurione - Ἑκατονταρχης, Il capo o capitano di 100 uomini, come implicano sia le parole greche che quelle latine. Come furono formati, divisi e schierati gli eserciti romani, vedi nelle note su Matteo 20:16 (nota). Un centurione tra i romani aveva più o meno lo stesso grado di un capitano tra noi.

La banda chiamata banda italiana - La parola σπειρα, che traduciamo banda, significa lo stesso di coorte o reggimento, che a volte consisteva di 555 fanti e 66 cavalieri; ma la prima cohors, o prima coorte, consisteva di 1105 fanti e 132 cavalieri, al tempo di Vegezio. Ma la cavalleria non è da considerarsi parte della coorte, bensì una compagnia ad essa unita. Una legione romana consisteva di dieci coorti; il primo dei quali superava tutti gli altri, sia per numero che per dignità.

Quando anticamente la legione romana ne conteneva 6000, ogni coorte era composta di 600, ed era divisa in tre manipuli; ma sia le legioni che le coorti furono poi diverse nel numero che contenevano. Poiché c'erano senza dubbio molti ausiliari siriani, il reggimento in questione era distinto da essi come composto da soldati italiani, cioè romani. La coorte italiana non è sconosciuta tra gli scrittori romani: Gruter dà un'iscrizione, che fu trovata nel Forum Sempronii, su una bella tavola di marmo, lunga nove piedi, larga quattro piedi e spessa quattro pollici; su cui sono le seguenti parole: -

l. maeso. se pol.

rvfo. proc. media

tribù. milioni gamba. X.

appollinare. tribù.

coh. milioni CORSIVO. volontario.

qvae. est. in. siria. prefetto

fabrvm. bis.

Vedi le iscrizioni di Gruter, p. ccccxxxiii-iv.

Questa era probabilmente la stessa coorte di quella menzionata qui da San Luca; poiché la decima legione menzionata nella suddetta iscrizione era certamente in Giudea, ad 69. Tacito menziona anche la legio italica, la legione italica, lib. ic 59, che Giunio Blaeso aveva sotto il suo comando nella provincia di Lione. Apprendiamo dagli storici romani che la quinta, la decima e la quindicesima legione erano di stanza in Giudea; e il terzo, il quarto, il sesto e il dodicesimo in Siria.

La legione italica era nella battaglia di Bedriacum, combattuta, nel 69 dC, tra le truppe di Vitellio e di Ottone; e svolse servizi essenziali all'esercito Vitelliano. Vedi Tacito, Hist. lib. ii. berretto. 41. L'esito di questa battaglia fu la sconfitta degli Ottoni, su cui Ottone si uccise, e l'impero fu confermato a Vitellio.

Ovunque lo ritenga necessario, san Luca fornisce accuratamente date e fatti, ai quali potrebbe ricorrere chiunque fosse disposto a dubitare delle sue affermazioni: ne abbiamo diverse prove nel suo Vangelo. Vedi in particolare Luca 1:1 (nota), ecc., e Luca 3:1 (nota), ecc., e le note lì.

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