Ma disse: Non sono pazzo, nobilissimo Festo; ma pronuncia parole di verità e di sobrietà. Non sono pazzo, nobilissimo Festo - Questa risposta molto sensata, appropriata e modesta, era la prova più completa che poteva dare del suo buon senso e discrezione. Il titolo, ΚρατιϚε, il più nobile, o il più eccellente, che dà a Festo, mostra subito che era molto al di sopra di qualsiasi sentimento di rabbia o dispiacere a Festo, sebbene lo avesse chiamato un pazzo; e mostra inoltre che, con la più rigorosa coscienziosità, anche un apostolo può dare titoli di rispetto a uomini al potere, che presi alla lettera, implicano molto più di quanto meritino le persone a cui sono applicati.

ΚρατιϚος, che implica il più eccellente, era semplicemente un titolo che apparteneva all'ufficio di Festo. San Paolo con la presente lo riconosce come governatore; mentre, forse, non gli si potrebbe attribuire alcuna eccellenza morale di alcun genere.

Pronuncia le parole di verità e di sobrietà - Αληθειας και σωφροσυνης, Parole di verità e di sanità mentale. Gli stessi termini usati dall'apostolo avrebbero subito convinto Festo che si sbagliava. Il σωφροσυνη dell'apostolo si contrapponeva elegantemente al μανια del governatore: l'uno significava squilibrio mentale, l'altro sanità mentale. Mai risposta, d'impulso, fu concepita più felicemente.

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