Rimanete dunque saldi nella libertà con cui Cristo ci ha resi liberi, e non lasciatevi più impigliare nel giogo della schiavitù. Rimanete saldi dunque nella libertà - Ciò è intimamente connesso con il capitolo precedente: avendo detto, poco prima, l'apostolo: Dunque, fratelli, noi non siamo figli della schiava, ma della libera, subito aggiunge: Rimanete saldi dunque nella la libertà con cui Cristo ci ha resi liberi.

Tieni salda la tua professione cristiana; porta libertà spirituale: al contrario, l'ebraismo porta schiavitù spirituale. Tra gli ebrei, il regno del Messia doveva essere un regno di libertà, e quindi il Targum, su Lamentazioni 2:22 , dice: "La libertà sarà proclamata pubblicamente al tuo popolo della casa d'Israele, על יד משיחא al yad Mashicha, per mano del Messia, come fu loro concesso da Mosè e da Aronne al tempo della Pasqua».

La libertà di cui parla l'apostolo è la libertà dai riti e dalle cerimonie ebraiche, chiamata qui propriamente il giogo della schiavitù; e anche la libertà dal potere e dalla colpa del peccato, che nient'altro che la grazia di Cristo può togliere.

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