Il SIGNORE mi è apparso dai tempi antichi, dicendo : Sì, io ti ho amato di un amore eterno: perciò ti ho attirato con amorevolezza. Ti ho amato con un amore eterno - ואהבת עולם אהבתיך veahabath olam ahabtich, "e con l'antico amore ti ho amato". "Inoltre, con un amore di vecchia data ti ho amato." - Blayney. "Ma io ti amo sempre." - Dahler.

Porto ancora al popolo ebraico quell'amore che ho mostrato ai suoi padri in Egitto, nel deserto e nella terra promessa. Si può supporre, da qualsiasi persona che consideri seriamente il contesto, che queste parole siano pronunciate dal decreto di elezione di Dio a favore degli ebrei? Coloro che lo rendono tale, agiscono nel modo più sconsiderato secondo il proprio principio; poiché, quanti pochi ebrei hanno mai dato prova di essere figli di Dio, dalla loro restaurazione da Babilonia fino ai giorni nostri! Le parole si riferiscono semplicemente al loro stato di popolo, meravigliosamente preservato dalla provvidenza e dalla misericordia di Dio, come prova permanente dell'autorità divina delle Scritture e come prova del dispiacere di Dio contro il peccato.

Perciò con amorevole benignità ti ho attirato: "Perciò ho esteso a te la misericordia". - Blayney,

C'est pourquoi je t'ai conserve ma grace.

Dahler.

"Perciò ti ho conservato la mia grazia".

Gli esuli, che da lungo tempo non avevano ricevuto alcuna prova della protezione divina, sono rappresentati come deploranti del loro stato; ma Dio risponde che, sebbene possa sembrare così, li ha sempre amati; e questo amore continuo mostrerà facendoli uscire dalla loro prigionia. Comunque vadano i credi, questo è il senso del passaggio; tutto il contesto lo dimostra.

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