Gli uomini dunque lo temono: non rispetta chi è saggio di cuore. Gli uomini fanno dunque - Perciò gli uomini, אנשים anashim, miseri, miserabili, ignoranti, peccatori, dovrebbero temerlo.

Non rispetta nessuno - Nessun uomo è prezioso ai suoi occhi a causa della sua saggezza; perché qual è la sua saggezza rispetto a quella dell'Onnisciente? Qualunque cosa c'è di buono nell'uomo, solo Dio ne è l'autore. Colui dunque che si gloria, si glori nel Signore.

Così finisce il discorso di Eliu; un discorso di una descrizione molto diversa, nel complesso, da quella dei tre amici di Giobbe che avevano parlato così ampiamente prima di lui. Nei discorsi di Elifaz, Zofar e Bildad, c'è poco oltre a un tessuto di detti saggi presi in prestito e antichi proverbi e massime, relativi alla natura di Dio e al suo governo morale del mondo. Nel discorso di Eliu ogni cosa appare originale; parla da una mente profonda e comprensiva, che aveva studiato a fondo gli argomenti sui quali discorreva.

Le sue descrizioni degli attributi divini e delle meravigliose opere di Dio sono corrette, splendide, impressionanti e inimitabili. Elihu, essendo ormai giunto quasi alla fine, e sapendo che l'Onnipotente sarebbe apparso e avrebbe parlato per sé, prepara giudiziosamente e annuncia la sua venuta con i tuoni e i fulmini di cui ha dato una descrizione così terrificante e maestosa in questo e nel precedente capitolo.

Le prove della presenza divina si affollano nei suoi occhi e nella sua mente; l'incomprensibile gloria ed eccellenza di Dio confondono tutte le sue facoltà di ragionamento e di descrizione; non può organizzare le sue parole a causa delle tenebre; e conclude affermando che per il povero uomo debole Dio deve essere per sempre incomprensibile, e per lui oggetto di profondo timore religioso e riverenza. Proprio allora appare la terribile maestà del Signore! Eliu tace! Il impetuoso vento impetuoso, per il quale la descrizione del tuono e del fulmine aveva preparato il povero, confuso, stupito Giobbe, proclama la presenza di Geova: e da questo turbine Dio risponde e si proclama! Lettore, non puoi tu concepire qualcosa di ciò che questi uomini provarono? Non sei stupito, perplesso, confuso, nel leggere queste descrizioni del tuono della potenza di Dio? Preparare,

Commento alla Bibbia, di Adam Clarke [1831].

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