E la terra arida diventerà uno stagno, e la terra assetata sorgenti d'acqua: nella dimora dei draghi, dove ciascuno giaceva, sarà erba con canne e giunchi. La terra arida "La sabbia splendente" - sharab; questa parola è araba, oltre che ebraica, esprimendo in entrambe le lingue la stessa cosa, la luminosa pianura sabbiosa, che nei paesi caldi in lontananza ha l'aspetto dell'acqua.

Si trova nel Corano, cap. 24: "Ma quanto ai miscredenti, le loro opere sono come un vapore in una pianura, che il viandante assetato pensa che sia acqua, finché, quando vi giunge, non trova che sia nulla. "Mr. La nota di Sale su questo luogo è: "La parola araba serab significa quella falsa apparenza che nei paesi orientali è spesso vista sulle pianure sabbiose verso mezzogiorno, simile a un grande lago d'acqua in movimento, ed è causata dal riverbero dei raggi del sole: «dal tremante moto ondulatorio di quella rapida successione di vapori ed esalazioni che vengono estratti dalla potente influenza del sole.

' - Shaw, Trav. P. 378. Talvolta tenta via via i viaggiatori assetati; ma li inganna quando si avvicinano, o andando avanti, (perché appare sempre alla Stessa distanza), o addirittura svanendo». D. Curtius l'ha detto: «Arenas vapor aestivi solis accendit; camporumque non alia, quam vasti et profundi aequoris species est." - Lib. vii., c. 5. Il Dr. Hyde ci dà il significato preciso e la derivazione della parola.

"Dictum nomen Barca הברקה habberakah, splendorem, seu splendentem regionem notat; cum ea regio radiis solaribus tam copiose collustretur, ut reflexum ab arenis lumen adeo intense fulgens, a longinquo spectantibus, ad instar corporis e solaris, aquarum speciem arenarum referat; et radiatio, (et lingua Persica petito nomine), dicitur serab, cioè aquae superficies seu superficialis aquarum species." Annota. in Peritsol., cap. ii.

"Sgorgherà" - Il ה he in רבצה rebitseh sembra essere stato inizialmente מ mem in MS. Bodl., donde il Dr. Kennicott conclude che dovrebbe essere רבצים rebitsim. Ma invece di questa parola il siriaco, la Vulgata e il caldeo leggono una parola che significa crescere, germogliare o abbondare. Forse פרצה paretsah, o פרצו paretsu, o פרץ החציר parats hachatsir, come legge Houbigant. - l.

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