Se infatti amate coloro che vi amano, quale ricompensa ne avrete? non fanno lo stesso anche i pubblicani? Perché se ami coloro che amano te, colui che ama solo i suoi amici, non fa nulla per amore di Dio. Chi ama per piacere o interesse, paga se stesso. Dio non ha nemici che odia, ma peccato; non dovremmo avere altro.

I pubblicani - Cioè i pubblicani, τελωναι, da τελος una tassa, e ωνεομαι compro o coltivo. Un agricoltore o un esattore delle tasse o delle entrate pubbliche. Di questi c'erano due classi; il superiore, che erano romani dell'ordine equestre; e gli inferiori, quelli menzionati nei Vangeli, che sembrano essere per lo più ebrei.

Questa classe di uomini era detestabile tra i Romani, i Greci e gli Ebrei, per la loro intollerabile rapacità e avarizia. Erano aborriti in modo speciale dagli Ebrei, ai quali il governo romano era odioso: questi, aiutando a riscuotere il tributo romano, erano considerati traditori delle libertà del loro paese, e complici di coloro che lo schiavizzavano. Erano qualcosa come i coltivatori di decime di certe vite universitarie in alcune contee dell'Inghilterra, come Lancashire, ecc.

- una delle principali cause di afflizione e malcontento pubblico. Una citazione, delle tante prodotte da Kypke, mostrerà ampiamente in quale detestazione fossero tenute presso i greci. Alla domanda di Teocrito, quale delle bestie feroci era la più crudele? rispose: Εν μεν τοις ορεσιν αρκτοι και λεοντες· εν δε ταις πολεσιν, ΤΕΛΩΝΑΙ και συκοφανται. Orsi e leoni, in montagna; e esattori di tasse e calunniatori, nelle città.

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