Io so, e sono persuaso dal Signore Gesù, che nulla è impuro di per sé; ma per colui che ritiene una cosa impura, per lui è impura. So, e sono persuaso dal Signore Gesù - Dopo aver ragionato tanto e tanto con queste parti contendenti sull'argomento delle reciproche incomprensioni, senza tentare di dare alcuna opinione, ma solo per mostrare loro la follia e l'imprudenza della loro condotta, ora si esprime pienamente e dice loro che nulla è impuro di per sé, e che ha l'ispirazione e l'autorità di Gesù Cristo per dirlo; poiché a tale ispirazione deve riferirsi con parole come, lo so, e sono persuaso dal Signore Gesù.

Eppure, dopo aver dato loro questo decisivo giudizio, per riguardo alla tenera, errata coscienza dei deboli credenti, subito aggiunge: Ma a chi stima una cosa impura, per lui è impura; perché se agisce contro la sua coscienza, deve necessariamente contrarre la colpa; perché chi agisce in opposizione alla sua coscienza in un caso può farlo in un altro, e così anche le semplici dichiarazioni della parola di Dio possono essere accantonate su cose della massima importanza, così come i dettami erronei ma ben intenzionati della sua coscienza, sulle cose che fa dell'ultima conseguenza; anche se altri che sono meglio istruiti sanno che sono indifferenti.

È pericoloso scherzare con la coscienza, anche quando è sbagliato; dovrebbe essere sopportato e istruito; deve essere conquistato, non preso d'assalto. I suoi sentimenti dovrebbero essere rispettati perché si riferiscono sempre a Dio e hanno il loro fondamento nel suo timore. Chi pecca contro la sua coscienza in cose che tutti sanno essere indifferenti, presto lo farà in quelle cose in cui la sua salvezza è più intimamente interessata. È una grande benedizione avere una coscienza ben informata; è una benedizione avere una coscienza tenera; e anche una coscienza dolorante è infinitamente meglio di niente.

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