per la peste che cammina nelle tenebre; per la distruzione che consuma a mezzogiorno. né per la peste che cammina nelle tenebre; né per la distruzione che consuma a mezzogiorno - I rabbini supponevano che l'impero della morte fosse sotto due demoni, uno dei quali governava di giorno, l'altro di notte. La Vulgata e la Settanta hanno - il diavolo di mezzogiorno. Gli antichi pensavano che ci fossero dei demoni che avevano il potere di ferire particolarmente a mezzogiorno. A questo si riferisce Teocrito, Id. 1: ver. 15: -

θεμις, ω ποιμαν, το μεσαμβρινον, ου θεμις αμμιν

· ον Πανα δεδοικαμες· η γαρ απ' αγρας

ανικα κεκμακως αμπαυεται, εντι γε πικρος,

αι οἱ αει δριμεια χολα ποτι ῥινι καθηται.

«Non è lecito, non è lecito, o pastore, suonare il flauto a mezzogiorno: temiamo Pan, che a quell'ora va a dormire per riposarsi dopo le fatiche della caccia; allora è pericoloso, e la sua ira si accese facilmente».

Lucano, nell'orribile racconto che ci dà di un bosco sacro a qualche potere barbaro, adorato con i più orribili riti, fa riferimento alla stessa superstizione: -

Lucus erat longo nunquam violatus ab aevo,

Non illum cultu populi proprio frequentant,

Sed cessere deis: medio cum Phoebus in ax est.

Aut coelum nox atra tenet, pavet ipse sacerdos

Accessus, dominumque timet deprendere luci.

Lucano, lib. iii., vers. 399.

"Non lontano, per secoli passati, era rimasto

Un antico bosco sacro inviolato:

I pii adoratori non si avvicinano,

Ma evita i loro dèi, e inginocchiati con lontana paura:

Il prete stesso, quando, o il giorno o la notte

Il rotolamento ha raggiunto la sua piena altezza meridiana,

Trattiene i tenebrosi sentieri con piedi guardinghi,

Temendo di incontrare il demone del bosco;

Che, terribile da vedere, a quell'ora fissa

Percorre ancora il giro intorno a questo squallido pergolato."

Rowe.

È stato affermato tra i pagani che gli dei dovrebbero essere adorati in ogni momento, ma i demoni dovrebbero essere adorati a mezzogiorno: probabilmente perché questi demoni, essendo stati impiegati durante la notte, richiedevano riposo a mezzogiorno e quello era il momento più adatto per placarli. Vedi Calmet su questo posto. Sia la Vulgata che la Settanta sembrano fare riferimento a questa superstizione.

Il siriaco comprende il passaggio di un vento pestilenziale, che soffia a mezzogiorno. Aquila traduce, del morso del demone meridiano.

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