Perché l'amore per il denaro è la radice di tutti i mali. — Alcuni annacquano questa forte espressione traducendo le parole greche con “radice di ogni male”, invece di “radice”, apportando questa alterazione perché l'articolo non è preceduto dalla parola greca resa “radice”. Questa modifica, però, grammaticalmente non è necessaria, in quanto l'articolo scompare prima del predicato, secondo la ben nota regola del soggetto e del predicato.

San Paolo aveva appena scritto ( 1 Timoteo 6:9 ) di uomini precipitati nella distruzione e nella perdizione, la terribile conseguenza del cedimento a quelle concupiscenze in cui li aveva guidati l'amore fatale delle ricchezze; ora riassume l'insegnamento contenuto in queste parole con un'osservazione concisa. "Sì, perché l'amore per il denaro è la radice di tutti i mali", intendendo così non che ogni male debba necessariamente venire dall'"amore per il denaro", ma che non c'è nessun male concepibile che possa accadere ai figli e alle figlie degli uomini. che non può scaturire dalla cupidigia, dall'amore per l'oro e la ricchezza.

Che mentre alcuni desideravano. — C'è qui una leggera irregolarità nell'immagine, ma il senso dell'espressione è perfettamente chiaro. E ', ovviamente, non è “l'amore del denaro,” a rigor di termini, che “alcuni hanno ambita dopo”, ma il denaro stesso. Il pensiero nella mente dello scrittore probabilmente era: L'uomo che brama l'oro desidera opportunità in cui la sua bramosia (amore per il denaro) possa trovare un campo di esercizio.

Tali imprecisioni nel linguaggio non sono rare negli scritti di San Paolo, come, ad esempio, Romani 8:24 , dove scrive di "speranza che si vede".

Hanno sbagliato dalla fede. — Meglio resi, si sono allontanati dalla fede. Questa vivida immagine di alcuni che, per un po' d'oro, avevano rinunciato al loro primo amore - la loro fede - è stata evidentemente tratta da San Paolo dalla vita. C'erano alcuni in quella ben nota congregazione di Efeso, un tempo fedeli, ora vagabondi del gregge, per i quali San Paolo pianse.

E si trafissero con molti dolori. — Il linguaggio e i pensieri di Salmi 16:4 erano nella mente di S. Paolo quando scrisse queste parole: “Si moltiplicheranno i loro dolori di quelli che si affrettano dopo l'altro (dio)”. I "molti dolori" qui sono, senza dubbio, i "rodimenti della coscienza", che devono continuamente molestare e lasciare perplesso l'uomo o la donna che, per avidità, ha abbandonato i vecchi sentieri e si è allontanato dal vecchio amata comunione di Cristo.

L'immagine usata in questo decimo verso sembra essere quella di un uomo che si allontana dalla retta via diretta della vita, per raccogliere qualche radice velenosa e dall'apparenza bella che cresce lontano dalla strada giusta sulla quale stava viaggiando. Si allontana e lo coglie; e ora che ce l'ha tra le mani si ritrova trafitto e ferito dalle sue insospettate spine.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità