Tieni salda la forma delle parole sane, che hai udito da me.— Non bastava a Timoteo rinnovare il suo debole coraggio e prepararsi a nuovi sforzi; deve fare qualcosa di più: nel suo insegnamento non deve mai lasciare che quei formulari solenni che una volta aveva ricevuto da lui vengano cambiati. Forse nel cuore di san Paolo si annidava un certo timore che le nuove glosse e le spiegazioni capziose che la scuola dei falsi maestri, tanto spesso citata in queste lettere pastorali, scelse di aggiungere alle grandi dottrine del cristianesimo avrebbero più probabilità di essere ascoltate da Timothy quando la mano del suo vecchio padrone era fredda e il cuore aveva cessato di battere; perciò lo esortò a tenere saldi quei formulari ispirati che aveva udito dalle labbra di san Paolo, come ad esempio quei “detti fedeli” che ci vengono così spesso davanti in queste epistole a Timoteo ea Tito.

Nella fede e nell'amore che è in Cristo Gesù. — Timoteo, nei giorni a venire, deve plasmare e plasmare il suo insegnamento sul modello dell'insegnamento del suo maestro san Paolo, e lo deve fare in quella fede e quell'amore che solo derivano da una vita trascorsa in comunione con Cristo.

Il riferimento molto frequente alle “parole sane e sane” in queste epistole di san Paolo, e dalle quali esorta i suoi discepoli e successori a non allontanarsi mai, ci indica la profonda importanza che san Paolo e la prima generazione di credenti attribuivano a le stesse parole ed espressioni usate dagli apostoli e da coloro che erano stati con il Signore.
Le false dottrine potevano così facilmente insinuarsi, e forme di espressione disinvolte rispetto a grandi verità erano un pericolo sempre presente; anche una vita lassista, S.

Paolo sapeva che era l'accompagnamento quasi invariabile della falsa dottrina, quindi queste sue ripetute esortazioni a questi insegnanti rappresentativi, Timoteo e Tito, della seconda generazione di cristiani, a mantenere salda la forma di parole sane e salutari - parole come queste avevano più e più volte è stato ascoltato dalle labbra degli apostoli e degli ascoltatori del Signore - "parole che hai udito da me", san Paolo.

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