Paolo si trovava in mezzo alla collina di Marte. — Meglio, Areopago, come prima. La Corte sedeva all'aperto su panche che formavano tre lati di un quadrilatero. Una breve scalinata di sedici gradini, scavata nella roccia, conduceva dall'agorà al pianoro dove teneva le sue sedute la Corte. Se in quel momento era effettivamente seduto, la tentazione di farvi ricorso, anche solo per fare scalpore e terrorizzare lo strano contendente, avrebbe potuto essere irresistibile.

Mentre l'Apostolo stava lì, guardava dalla leggera elevazione il tempio delle Eumenidi sotto di lui, quello di Teseo a est, e di fronte a lui sull'Acropoli, il Partenone. Sull'alto di quella collina si ergeva la colossale statua in bronzo di Atena come dea tutelare della sua amata Atene, sotto e tutt'intorno a lui c'erano statue e altari. La città era "molto piena di idoli".

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità