Anche a Salonicco. — Non solo dopo aver lasciato la Macedonia, ma anche prima, quando era appena passato da Filippi a Tessalonica. A Tessalonica, come a Corinto - entrambe comunità molto ricche e lussuose - rifiutò il mantenimento e visse principalmente del lavoro delle proprie mani ( 1 Tessalonicesi 2:9 ; 2 Tessalonicesi 3:8 ).

Ma da questo passaggio risulta che anche allora ricevette «una volta e di nuovo» (cioè, occasionalmente, «una o due volte») qualche aiuto da Filippi «per provvedere al suo bisogno» — cioè (come in ogni retto esercizio della liberalità) , per integrare e non sostituire le proprie risorse.

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