L'appello con cui l'Apostolo cercò di arginare la defezione dei suoi sconsiderati convertiti non era solo un appello alla loro esperienza passata, quando per la prima volta ascoltarono la sua stessa predicazione, ma anche alla loro esperienza presente dei fatti che videro effettivamente accadere tra loro . La prima grande effusione dello Spirito, sia nelle sue forme miracolose che non miracolose, sebbene frenata, non era del tutto cessata; ei Galati potevano così vedere, semplicemente guardandosi intorno, che il canale scelto da Dio per trasmettere i Suoi doni non era quello su cui insistevano i Giudai - la Legge - ma piuttosto la predicazione della fede.

Laddove la fede innestata dalla predicazione dell'Apostolo mostrava ancora segni di crescita vitale, lì si vedevano in connessione con essa i doni dello Spirito; ma non tra i giudaizzanti e il loro partito.

Perciò. — Questa parola riprende la questione che era stata iniziata in Galati 3:2 , ma la riporta, per così dire, al tempo presente. L'opposizione tra gli effetti della fede, da una parte, e le opere, dall'altra, fu cospicua quando i Galati si convertirono per la prima volta; è ancora così cospicuo. L'argomento è lo stesso, qualunque sia il punto di vista assunto.

Ministeri. - La nozione contenuta in questa parola non è solo quella di "offerta", ma di " offerta liberale ". Ad Atene era consuetudine che i cittadini facoltosi sostenessero il costo per far suonare il coro - che era praticamente equivalente a mettere in scena un'opera teatrale - nelle grandi feste pubbliche. La parola tradotta "ministereth" era il termine tecnico per questo. La stessa parola è usata in 2 Corinzi 9:10 ; Colossesi 2:19 ; 2 Pietro 1:5 ; 2 Pietro 1:11 .

In tre dei quattro luoghi è reso dalla stessa parola "ministro"; in 2 Pietro 1:5 appare nella frase “ aggiungi alla tua fede virtù” (piuttosto, fornisci nella tua fede virtùcioè, “la tua fede ti spinga ad atti abbondanti di virtù”). "Colui che serve" è, naturalmente, Dio.

fa miracoli tra di voi. — Il greco significa non tanto “fa sì che si facciano miracoli in mezzo a te” quanto “impianta in te poteri miracolosi”. Il potere di operare miracoli è considerato una facoltà speciale conferita da Dio ai singoli cristiani. Il mezzo con cui ne diventano ricettivi è quella condizione di entusiasmo suscitata in loro dalla fede. La semplice obbedienza formale a una legge scritta non aveva tale efficacia.

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