A chi ha, sarà dato a lui. — Le parole hanno il suono di un proverbio applicabile, nel suo significato letterale, alle condizioni della prosperità mondana. Là la fortuna sorride ai fortunati, e niente riesce come il successo. Qualcosa di simile a quella legge, nostro Signore dice ai suoi discepoli, si trova nelle condizioni di crescita spirituale nella saggezza. Avevano alcuni elementi di quella saggezza e quindi, usando la loro conoscenza in modo giusto, potevano trasmetterne di più.

Il popolo, compresi anche scribi e farisei, era come chi aveva poco o nessuno, e non usando nemmeno quel poco che aveva, rischiava di perdere anche quello. L'ebreo infedele stava sprofondando al livello di un pagano superstizioso. Il proverbio insegna dunque la stessa lezione che poi troviamo sviluppata nelle parabole dei Talenti e delle Sterline.

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