(11-24) In questa sezione l'Apostolo passa a considerare ulteriormente i rapporti del rifiuto, e qui, in primo luogo ( Romani 11:11 ), ne considera il lato più promettente per quanto riguarda gli ebrei stessi; la loro caduta non doveva essere definitiva, e c'erano tutte le ragioni per pensare che la loro riconversione avrebbe più che compensato la loro caduta; in secondo luogo ( Romani 11:17 ), si rivolge ai Gentili e li invita a ricordare come mai vennero ad innestarsi come un innesto nel vero fusto teocratico, e li ammonisce a non avvalersi del loro nuovo privilegio per vantarsi contro coloro che si rifiutavano di far loro posto.

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