Con ipocriti schernitori nelle feste. — Questa clausola è piena di difficoltà. La LXX. e Volg. hanno, "mi hanno tentato, mi hanno schernito con uno scherno"; Simmaco, “in ipocrisia, con parole finte”; Caldeo, “con parole derisorie di adulazione”. Tutti questi prendono la parola resa nella Versione Autorizzata, "feste", come affine di una parola in Isaia 28:11 , tradotta "balbuziente", ma che significa piuttosto "barbari".

(Comp. Isaia 33:19 ). La parola resa "ipocrita" significa più propriamente "profano" o "empio". Con questi significati si ha un ottimo senso (con evidente riferimento agli attacchi maligni degli stranieri, o del partito antinazionale che ha colpito i modi stranieri) alla maniera delle barbarie barbare profane, o con profanità e barbarie.

Per quanto riguarda la traduzione "feste", deriva dal trattare la parola come la stessa usata ( 1 Re 17:13 ) per una "torta". Si spiega che i "dolcieri" sono parassiti che si aggirano sulle tavole dei ricchi, ottenendo la loro cena in cambio delle loro buffonerie. (Comp. il greco ψωμοκόλακεις; latino, bucellarii. )

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