(9) Vi scrissi in una epistola per non stare con i fornicatori:

(9) Ora parla più in generale: e ciò che prima ha detto dell'incesto, mostra che riguarda gli altri, che sono noti per essere malvagi e coloro che con la loro vita empia sono una calunnia per la Chiesa, che dovrebbe anche per ordine legittimo essere espulso dalla comunità della Chiesa. E parlando del mangiare, o intende quella festa dell'amore in cui si riceveva la cena del Signore, oppure il loro uso e modo di vivere comune.

E questo deve essere ben compreso, perché nessuno pensi che il matrimonio sia stato rotto dalla scomunica, o che tali doveri siano stati ostacolati e troncati da essa, come dobbiamo gli uni agli altri: figli ai genitori, sudditi ai loro governanti, servi a i loro padroni, e il prossimo al prossimo, per guadagnarsi l'un l'altro a Dio.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità