(19) E fa grandi prodigi, tanto da far discendere fuoco dal cielo sulla terra agli occhi degli uomini,

(19) Il secondo punto delle cose fatte dalla bestia, è il merito di grandi prodigi o miracoli, e attiene al rafforzamento di questa empietà: di cui alcuni segni furono dati dall'alto, come si dice, che fu mandato il fuoco disceso dal cielo per falsa stregoneria, in questo verso. Altri furono mostrati qui sotto alla vista della bestia, per stabilire l'idolatria e ingannare le anime: la quale parte Giovanni espone, cominciando (come si dice) da quella che è ultima, in questo modo: In primo luogo, l'effetto è dichiarato in questi parole: "Egli inganna gli abitanti della terra".

In secondo luogo, il modo comune di operare, in due tipi: uno dei miracoli, "per i segni che gli furono dati da fare in presenza della bestia", l'altro delle parole aggiunte ai segni, e insegnando l'idolatria da coloro segni "dicendo agli abitanti della terra, che dovrebbero fare un'immagine alla bestia, che ecc." In terzo luogo, viene dichiarato un modo speciale: "Che gli è dato di mettere la vita a immagine della bestia" e che un tale tipo di animazione, che la stessa parla sia per risposta a coloro che ne chiedono consiglio, sia anche pronuncia la morte contro tutti coloro che non la obbediscono e non la adorano: tutte cose che spesso per falsi miracoli per acquisizione e ispirazione del diavolo, sono state effettuate e operate in immagini.

Le storie dei papisti sono piene di esempi di tali miracoli, la maggior parte dei quali falsi, molti anche fatti dal diavolo in immagini, come anticamente nel serpente; ( Genesi 3:5 ). Con quale esempio è confermata non l'autorità della bestia, ma la verità di Dio e queste profezie.

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