(6) Inoltre abbiamo avuto padri della nostra carne che [ci] correggevano, e [loro] riverivamo: non dovremmo piuttosto essere sottomessi al Padre degli spiriti e vivere?

(6) In terzo luogo, se tutti gli uomini cedono questo diritto ai padri, ai quali dopo Dio dobbiamo questa vita, affinché possano giustamente correggere i loro figli, non saremo molto più soggetti al nostro Padre, che è l'autore della spiritualità e vita eterna?

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