(13) Il giorno dopo Giovanni vede Gesù venire a lui e dice: Ecco (n) l'Agnello di Dio, che (o) toglie il (p) peccato del mondo.

(13) Il corpo e la verità di tutti i sacrifici della legge, per soddisfare il peccato del mondo, è Cristo.

(n) Questa parola "il" che viene aggiunta ha in sé grande forza, non solo per esporre la dignità di Cristo, e così separarlo per l'"agnello" che era simbolo di lui, e da tutti gli altri sacrifici di la legge, ma anche per ricordarci le profezie di Isaia e di altri.

(o) Questa parola è al presente, e significa un atto continuo, perché l'Agnello ha giustamente questo potere ora e per sempre di togliere i peccati del mondo.

(p) Cioè quella radice dei peccati, cioè la nostra corruzione, e quindi di conseguenza i frutti dei peccati, che sono comunemente chiamati al plurale peccati.

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