Con i vescovi e i diaconi. [1] Per vescovi molti intendono coloro che erano solo sacerdoti; perché il nome dei sacerdoti, a quel tempo, era comune a coloro che erano per la loro ordinazione sacerdoti o vescovi, sebbene l'ordine e le funzioni fossero diversi. Anche San Giovanni Crisostomo nota che il nome di diacono significava allora qualsiasi ministro di Cristo. San Paolo potrebbe anche significare i vescovi, o sacerdoti e diaconi, non solo di Filippi, ma anche dei luoghi adiacenti. (Conam)

[BIBLIOGRAFIA]

Cum episcopis et diaconis, greco: sun episkopois kai diakonois. San Girolamo, San Giovanni Crisostomo, ecc. si noti che, sebbene l'ufficio di vescovo e sacerdote fosse diverso, tuttavia entrambi questi diversi ordini erano talvolta espressi dalla parola vescovo, greco: episkopos; a volte con la parola sacerdote, greco: presbuteros. San Girolamo, tom. 4. in Titum. P. 413.: Quia eosdem episcopos illo tempore, quos et presbyteros appellabant, propterea indifferenter de episcopis quasi de presbyteris est locutus.

Vedi di nuovo, Tom. 4, parte 2, Epist. ad Oceanum, p. 648. ed Ep. ad Evangelium, p. 802. San Giovanni Crisostomo in questo luogo: Tunc nomina erant communia; atque etiam ipse episcopus vocabatur diaconus. (tom. 4. Greco: log. ap 5. Ed. Savil.) Tous presbuterous outos ekal[]. Tote gar ekoinonoun tois onomasi, kai diakonos o episkopos elegeto.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità