L'eterno Padre ha consegnato alla morte il Figlio suo, per espiare le nostre offese; lo ha risuscitato dai morti per la nostra giustificazione. La sua morte è la nostra redenzione; la sua risurrezione è l'oggetto principale della nostra fede. La nostra fede nella risurrezione è imputata alla giustizia, come lo era la fede di Abramo nelle promesse di Dio. L'apostolo qui sembra riferire la fede e la giustificazione solo alla risurrezione, non all'esclusione degli altri misteri della religione, che sono tutti, e ciascuno di essi, l'oggetto della nostra fede. Ma la risurrezione è, per così dire, lo zelo e il compimento del resto; racchiude in sé eminentemente tutti gli altri. (Calma)

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