Seguendo il suo esempio di auto-abbandono

Filippesi 2:1

In tutta la Scrittura, anzi in tutta la letteratura, non c'è passaggio che combini estremi così straordinari come questo. L'Apostolo apre il compasso d'oro della sua fede, ponendo una punta ingioiellata sul trono della gloria divina e l'altra sull'orlo della fossa, dove stava la Croce; e poi ci chiede di misurare la vasta discesa del Figlio di Dio mentre scendeva per aiutarci. Segna i sette passi: Egli era in forma di Dio, cioè tanto Dio quanto fu poi servo; essendo nella forma di Dio... prese la forma di un servo .

Era certamente il secondo e altrettanto il primo. Non si aggrappava all'uguaglianza con Dio, perché era già Sua. Svuotò se stesso, cioè rifiutò di avvalersi dell'uso dei suoi attributi divini, per insegnargli il senso dell'assoluta dipendenza dal Padre. Obbedì come servitore alle leggi che avevano in Sé la loro fonte. Divenne uomo: un uomo umile, un uomo morente, un uomo crocifisso.

Giaceva nella tomba. Ma il significato della sua discesa era quello della sua ascesa, ea tutti i suoi nomi illustri si aggiunge ora quello di Gesù-Salvatore . Questo deve essere il nostro modello. Questa mente deve essere in noi. Nella misura in cui diventiamo umiliati e crocifissi, noi, nella nostra piccola misura, otterremo il potere di benedire e salvare gli uomini.

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