Seguono le leggi sulla proprietà. La sezione inizia proprio con il versetto Exo 21:33 del capitolo precedente. Queste leggi iniziarono anche ponendo l'accento sulla colpa della negligenza. La verità sottolineata è che nessun uomo deve vivere la sua vita sulla base dell'egoismo o del tutto da solo e che il torto inflitto al prossimo dal prossimo nel regno materiale diventa peccato contro Dio nel regno morale.

Sono state impartite specifiche istruzioni sulla responsabilità dei fiduciari. Entro limiti ben definiti, un uomo deve essere ritenuto responsabile dei beni presso di lui depositati.

Segue un gruppo di leggi apparentemente senza sequenza o connessione diretta. Due di loro si occupano di peccati di impudicizia. Tra questi si trova una parola brusca e radicale: "Non permetterai a una maga di vivere". L'umanità ha sempre avuto una brama di ciò che a volte viene definito l'occulto. Invariabilmente tale traffico è dannoso per la vita.

Una legge caratterizzata da grande tenerezza è stata enunciata per la protezione dello straniero, mostrando che Dio ascolta il grido e vendica i dolori di qualsiasi popolo oppresso.

Mentre i diritti di proprietà erano stati accuratamente salvaguardati nelle parole precedenti, ora i diritti inerenti alla vita si sono rivelati superiori. L'usura non doveva essere praticata e le cose necessarie tenute in pegno dovevano essere restituite per l'uso necessario.

Seguendo da vicino queste leggi che impongono seri requisiti agli uomini, abbiamo parole che richiedono riverenza per Dio espressa nella fedeltà a Lui in materia di offerte.

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