L'affinità tra questo salmo e il precedente è evidente e la sua collocazione qui da parte dell'editore era con ogni probabilità dovuta a questo fatto. In Salmi 27:1 , nel vero ordine, la lode prepara ed emette nella preghiera, il tutto che termina con un appello ad "aspettare Geova". Il prossimo salmo si apre: a te, o Geova, ti invocherò.

Questo non vuol dire che la canzone sia stata scritta dalla stessa persona o immediatamente. Offre piuttosto un'illustrazione di una canzone scritta da uno che ha agito secondo il principio imposto. Il grido del bisogno è urgentissimo. Il pericolo è così grande che minaccia la morte. Se non l'aiuto di Geova non c'è aiuto. Che il pericolo sia sorto dai nemici è evidente dal grido del salmista rivolto a Geova per ottenere giustizia.

Improvvisamente la preghiera diventa un canto di lode, un atto di adorazione. La preghiera è ascoltata, l'aiuto è concesso, il canto inizia. Che questo salmo, con il suo ordine invertito di preghiera e di lode, segua da vicino quello in cui l'ordine è lode e la preghiera è incoraggiante. Il vero ordine è la lode e la preghiera. Se il cuore non è abbastanza forte per questo, impari a lodare parlando prima in preghiera del suo dolore. L'unica cosa impossibile nel culto è comprimerlo entro i limiti angusti delle formule dichiarate.

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