Ora io stesso Paolo vi supplico per la mansuetudine e la mansuetudine di Cristo, che in presenza sono vile in mezzo a voi, ma essendo assenti sono audace verso di voi:

Io stesso Paolo - non più "noi", "noi", "nostro" ( 2 Corinzi 9:11 ). Ma (così greco: ma, mentre ti tratterò così teneramente, posso e eserciterò autorità) io che sono rappresentato come "basso", ecc. Io, lo stesso Paolo, di mia iniziativa, "ti esorto" per la tua sake х parakaloo ( G3870 )].

Come io "ti supplico" [un distinto verbo greco, deomai ( G1189 ): 2 Corinzi 10:2 ] per amor mio. Eunnerling pensa che qui Paolo abbia cominciato a scrivere di sua mano. La sua espressione "io stesso Paolo" implica una tenerezza condiscendente; per quanto apostolo del mondo, umilmente brama come favore personale ciò che è il loro interesse.

Per la mansuetudine e la dolcezza di Cristo. Menziona specialmente queste grazie ( Salmi 18:35 ; Matteo 11:29 ), poiché per la sua imitazione in particolare era disprezzato. Mostra che, sebbene debba ricorrere a misure più severe, è naturalmente incline a quelle mansuete, sull'esempio di Cristo.

"Mitezza" х prautees ( G4240 )] è più nella mente; "dolcezza" х epieikeia ( G1932 )] nel comportamento esterno, e nei confronti degli altri, come arrendevolezza di un superiore a un inferiore, il primo non insistendo sui suoi rigidi diritti (Trench). Bengel, "per la mansuetudine e la mansuetudine derivate da me da Cristo", non dalla mia stessa natura: si oppone a comprenderla della mansuetudine e della mansuetudine di Cristo, poiché da nessun'altra parte gli viene attribuita la "dolcezza".

Ma sebbene la parola greca non sia applicata a Lui, l'idea è (cfr Isaia 40:11 ; Matteo 12:19, Isaia 40:11 ).

In presenza - in apparenza personale quando presente con te.

Base , х tapeinos ( G5011 )] - 'umile,' timido, opposto a "audace". "Am" sta qui, per ironica concessione, per "sono reputato" (cfr 2 Corinzi 10:10 ).

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