ELEZIONI

'Eletti... mediante la santificazione dello Spirito'

1 Pietro 1:2

Il tema dell'Elezione è difficile, ma come ci viene presentato nel nostro testo è di grande semplicità.

I. L'elezione si manifesta dapprima nella separazione dell'uomo dal mondo che giace nella malvagità. ‑ Questa è la prima metà del significato del termine 'santificazione', se non l'intero significato, come usato nell'Antico Testamento, la cui fraseologia ha pervaso e tinto ogni fibra della costituzione mentale di san Pietro. La santificazione del tempio, dei suoi vasi, dei suoi sacerdoti, significa la loro dedizione al servizio di Dio e il loro ritiro dagli scopi secolari.

E i credenti cristiani sono così messi da parte dallo Spirito, spiritualmente consacrati al servizio divino. Fisicamente, non siamo esortati a uscire allo scoperto e ad essere separati, ma spiritualmente un'ampia linea di demarcazione dovrebbe distinguerci dagli uomini il cui intero destino è in questa vita.

II. Ma qui si intende più che separazione o non conformità con il mondo: la purificazione morale della nostra natura. Quando la Sacra Scrittura parla della santificazione di Cristo, ovviamente il significato è la Sua consacrazione ufficiale all'opera a Lui designata dal Padre. Ma quando impone la nostra santificazione, significa incontrovertibilmente il perfezionamento interiore e la purificazione morale del corpo, dell'anima e dello spirito. L'elezione quindi è indissolubilmente connessa con la santità come la sfera in cui si muove, l'atmosfera in cui si respira. Nessuna santità, nessuna elezione nel passato, nessuna salvezza nel futuro.

III. Ma la formulazione del testo ci porta ancora oltre; questa santità non è un risultato limitato e circoscritto dell'operazione interiore dello Spirito, ma un'infusione nella nostra natura della stessa qualità o attributo della santità inerente a Lui stesso. La santità del credente non è una cosa creata, finita, come quella dell'angelo, ma una partecipazione attiva all'increata, infinita santità di Dio, in virtù dell'inabitazione personale dello Spirito Santo.

Illustrazione

«Una ferma persuasione dell'amore elettivo di Dio, unita a una prova sperimentale nella nostra coscienza dell'influenza santificante ed elevante dello Spirito divino, agisce come un potente incentivo, non all'indolenza, ma allo strenuo sforzo per una maggiore devozione a Dio e più ampia utilità per l'uomo. L'antinomismo può essere il risultato, logico o meno, della dottrina dell'elezione come talvolta è stata insegnata; ma non è il risultato contemplato nelle Sacre Scritture, né il risultato raggiunto nella vita di quei credenti che accolgono il Vangelo nella pienezza e nella correlazione di tutte le sue dottrine.

Il fine in vista, anche in questa dottrina alta e misteriosa, non è la controversia, ma l'obbedienza, l'obbedienza di tutto l'uomo a tutto il Vangelo, nella totalità delle sue esigenze sia nel pensare che nel vivere».

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