E Giona cominciò ad entrare nella città con un giorno di viaggio, e gridò e disse: "Ancora quaranta giorni, e Ninive sarà distrutta".

ver. 4. E Giona cominciò ad entrare nella città ] Avendo visto Dio, ora non teme i colori, non teme alcun pericolo; come neppure Mosè, Micaia, Isaia, Isaia 6:9,12 , Paolo, Atti degli Apostoli 21:13 , Lutero che va a Worms.

"Conoscendo dunque il terrore del Signore, noi persuadiamo gli uomini", 2 Corinzi 5:11 , li avvertiamo di fuggire dall'ira futura, Matteo 3:7 3,7, li tiriamo fuori dal fuoco dell'inferno, come tizzoni, Giudici 1:23 .

Un giorno di viaggio] Uno dei tre giorni, Giovanni 3:3 . Non tutti e tre in un giorno, per fretta, come avrebbe voluto Jerome.

E pianse, e disse: ] Non mormorando pauroso il suo messaggio, ma trasmettendolo con un coraggio, simile a Boanerges, capace quasi di far cadere il cuore di chi lo ascoltava e i capelli ritti, come si dice di Mastro Perkins.

Eppure quaranta giorni e Ninive sarà rovesciata ] La parola giustamente segnala una distruzione improvvisa, inevitabile e perpetua, come quella di Sodoma e delle sue sorelle, Gen 19:25 Geremia 20:16 Isa 13:19 Amos 4:11 . Ora non dobbiamo pensare che Giona non abbia detto altro di quanto qui riportato; che non espresse alcuna condizione, come quella, Apocalisse 2:5 , "se non vi pentite"; o che come un pazzo corresse su e giù per la città (come si fece una volta per Gerusalemme, e un altro ultimamente per Londra), ripetendo e tuonando solo queste parole, inconditis et ineptis clamoribus, con grida aspre e rauche.

Dio quindi minaccia di non punire, e tutte le sue minacce sono condizionate, Geremia 18:8 , se si pentono, lo farà anche lui. Questo, se Giona non lo espresse, tuttavia i Niniviti lo compresero; perché altrimenti non si sarebbero mai pentiti, ma si sarebbero disperati (come Giuda con la sua poenitentia Iscariotica ) e avrebbero sfidato Giona come un malvagio messaggero inviato contro di loro.

Potrebbero benissimo pensare che se Dio non avesse voluto loro misericordia, non li avrebbe mai avvertiti, non avrebbe mai concesso loro quaranta giorni di tregua: non si può rifiutare la Settanta per averla resa tre giorni» (sebbene alcuni ci abbiano tentato). È probabile che Giona non abbia omesso nulla che riguardasse la predicazione del pentimento, anche se qui lo abbiamo stabilito solo in alcuni. Gli Ebrei ci dicono che anche i marinai andarono a Ninive; e, raccontando ciò che era accaduto a Giona in mare, confermò la sua dottrina e sentenza contro i Niniviti, che allora si pentirono. Ma questi, come affermano senza ragione, così possono essere respinti senza confutazione.

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