Allora Giuda, che lo tradì, rispose e disse: Maestro, sono io? Gli disse: Tu hai detto.

ver. 25. Maestro, sono io? ] Impudenza disperata! dissoluta ipocrisia! Aveva la faccia per fare una domanda del genere? Non poteva non sapere che Cristo sapeva tutto; eppure sperava, forse, che con la sua consueta gentilezza, lo avrebbe nascosto ancora, come aveva fatto per alcuni giorni prima. Ma gli incorreggibili e gli inguaribili non sono più da sopportare. Egli sente, quindi, "L'hai detto", cioè, tu sei l'uomo che intendo.

Così Cristo si toglie la visiera, si lava via la vernice e lo fa apparire nei suoi stessi colori, un caitico avido (disgraziato), un cane sfacciato, un diavolo che respira, come dice Crisostomo, una scimmia maliziosa; quale creatura ha l'aspetto più grave di qualsiasi altra, ma fa incessantemente del male. Talis res est avaritia, amentes, stolidos, impudentes, canes pro hominibus, et daemones ex canibus facit. (Cris.)

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