E quando Gallione era il deputato dell'Acaia, i Giudei insorsero di comune accordo contro Paolo e lo portarono al tribunale, Quando Gallione era il deputato dell'Acaia - I Romani comprendevano, sotto il nome di Acaia, tutta quella parte della Grecia che si trovava tra la Tessaglia e le coste meridionali del Peloponneso. Pausania, in soffitta. vii. 16, dice che i Romani usavano mandare un governatore in quel paese, e che lo chiamavano governatore dell'Acaia, non della Grecia; perché gli Achei, quando sottomisero la Grecia, erano i capi in tutte le cose greche vedi anche Svetonio, nella sua vita di Claudio, cap. xxv., e Dione Cassio, lx. 24. Modifica. Reimari.

Deputato - Ανθυπατευοντος, che serve l'ufficio di Ανθυπατος, o deputato: vedi la nota su Atti degli Apostoli 13:7 .

Gallio - Questo deputato, o proconsole, era il fratello maggiore del celebre Lucio Anneo Seneca, il filosofo stoico, precettore di Nerone, e che è così ben noto tra i dotti per le sue opere. Il nome di Gallio era dapprima Marco Anneo Novato; ma essendo stato adottato nella famiglia di Gallio, prese il nome di Lucio Giunio Gallio. Egli, e suo fratello Annaeus Mela, padre del poeta Lucano, parteciparono alla disgrazia del fratello Seneca; e da questo tiranno Nerone, i cui primi anni erano così promettenti, i tre fratelli furono messi a morte; vedi Tacito, Annal.

lib. xv. 70 e XVI. 17. È a questo Gallio che Seneca dedica il suo libro De Ira. Seneca lo descrive come un uomo dalla mente e dai modi amabili: «Quem nemo non parum amat, etiam qui amare plus non potent; nemo mortalium uni tam dulcis est, quam hic omnibus: cum interim tanta naturalis boni vis est, uti artem simulazioneemque non redoleat:" vide Senec. Praefat. annuncio naturale. Quest. 4. Era di carattere dolcissimo, affabile con tutti e amato da ogni uomo.

Stazio, Sylvar. lib. ii. 7. ver. 30, Ode sul compleanno di Lucano, dice non poco a suo favore, in pochissime parole: -

Lucanum potes imputare terris;

Hoc plus quam Senecam dedisse mundo,

Aut dulcem generasse Gallionem.

Si può ritenere che la natura abbia fatto più sforzi nel produrre Lucano, che non nel produrre Seneca, o anche l'amabile Gallio.

E lo condusse al tribunale - Non avevano potere di punire alcuna persona nelle province romane, e quindi erano obbligati a presentare la loro denuncia al governatore romano. I poteri esistenti sono ordinati da Dio. Se gli ebrei avessero avuto il potere qui, Paolo sarebbe stato messo a morte!

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