Lasciando dunque i principi della dottrina di Cristo, andiamo alla perfezione; non ponendo di nuovo il fondamento del pentimento dalle opere morte, e della fede verso Dio, perciò - Perché siete stati così indolenti, lenti di cuore, e avete ancora tanti vantaggi.

Lasciando i principi della dottrina di Cristo - Cessando di continuare nello stato di bambini, che devono essere nutriti con il latte - con le dottrine più basse del Vangelo, quando dovreste essere capaci di comprendere le più alte.

Andiamo avanti fino alla perfezione - Non riposiamoci finché non saremo cristiani adulti - finché non saremo salvati da ogni peccato e ripieni dello spirito e della potenza di Cristo.

Le parole τον της αρχης· του Χριστου λογον potrebbero essere tradotte, Il discorso dell'inizio di Cristo, come a margine; cioè, il racconto della sua incarnazione, e i diversi tipi e cerimonie nella legge con cui sono stati indicati il ​​suo avvento, la natura, l'ufficio e i miracoli. Tutta la legge di Mosè indicava Cristo, come si può vedere ampiamente nel mio commento al Pentateuco; e perciò si possono intendere così le parole dell'apostolo: Lascia la legge e vieni al Vangelo. Cessa da Mosè e vieni al Messia.

Andiamo avanti fino alla perfezione. - L'originale è molto enfatico: Επι την τελειοτητα φερωμεθα· Proseguiamo verso questa perfezione. Dio è sempre pronto, con la potenza del suo Spirito, a portarci avanti ad ogni grado di luce, vita e amore, necessari per prepararci a un peso eterno di gloria. Ci può essere poca difficoltà nel raggiungere il fine della nostra fede, la salvezza delle nostre anime da ogni peccato, se Dio ci conduce ad essa; e questo farà se ci sottomettiamo per essere salvati a modo suo e alle sue condizioni.

Molti gridano violentemente contro la dottrina della perfezione, cioè contro il cuore che viene mondato da ogni peccato in questa vita, e riempito d'amore a Dio e all'uomo, perché lo giudicano impossibile! È troppo dire di costoro che non conoscono né la Scrittura né la potenza di Dio? Sicuramente la Scrittura promette la cosa; e la potenza di Dio può portarci al suo possesso.

Riporre il fondamento del pentimento - La frase νεκρα εργα, opere morte, ricorre ancora una volta nelle sacre scritture, e cioè in Ebrei 9:14 di questa epistola; e in entrambi i luoghi sembra significare opere che meritano la morte, opere di coloro che erano morti nei peccati e morti nei peccati; e morti per sentenza della legge, perché con queste opere avevano infranto la legge. Il pentimento può essere propriamente chiamato il fondamento dell'opera di Dio nell'anima dell'uomo, perché con esso abbandoniamo il peccato e ci rivolgiamo a Dio per trovare misericordia.

Fede verso Dio - È anche un fondamento, o principio fondamentale, senza il quale è impossibile piacere a Dio, e senza il quale non possiamo essere salvati. Per pentimento sentiamo il bisogno della misericordia di Dio, per fede troviamo quella misericordia.

Ma è molto probabile che l'apostolo qui si riferisca alla legge levitica, la quale, nelle sue dolorose osservanze e nelle sue terribili denunce dell'ira divina contro ogni violazione di quella legge, era ben calcolata per produrre il pentimento, e farne una cosa dolorosa e amara peccare contro Dio. E quanto alla fede in Dio, ciò era essenzialmente necessario, per vedere la fine del comandamento; poiché senza fede in colui che doveva venire, tutto quel pentimento non era disponibile, e tutte le osservanze rituali senza profitto.

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