Ora la mia anima è turbata; e cosa devo dire? Padre, salvami da quest'ora: ma per questo sono venuto fino a quest'ora. Ora la mia anima è turbata - Il nostro benedetto Signore ha preso su di sé le nostre debolezze, affinché le possa santificare a noi. Da uomo era turbato dalla prospettiva di una morte violenta. La natura aborrisce la morte: Dio ha impiantato quell'orrore nella natura, affinché potesse diventare un principio di autoconservazione; ed è a questo che dobbiamo tutta quella prudenza e cautela con cui evitiamo il pericolo.

Quando vediamo Gesù fare miracoli che dimostrano la sua onnipotenza, dovremmo essere portati a concludere che non era un uomo se non fosse per passaggi come questi. Il lettore deve sempre ricordare che era essenzialmente necessario che fosse uomo; perché, senza esserlo, avrebbe potuto morire caldo per il peccato del mondo.

E cosa devo dire? Padre, salvami da quest'ora - Και τι ειπω; πατερ, σωσον με εκ της ὡρας ταυτης· che si può parafrasare così: E perché dovrei dire, Padre, salvami da quest'ora? quando per questo motivo vengo a quest'ora. La versione comune fa contraddire qui il nostro benedetto Signore, non prestando attenzione alla corretta punteggiatura del passaggio e traducendo la particella cosa, invece di perché o come.

Il senso delle parole di nostro Signore è questo: "Quando un uomo ha paura di una morte improvvisa o violenta, gli è naturale gridare: Padre, salvami da questa morte! perché spera che la gloria di Dio e la sua il benessere può essere realizzato in un altro modo, meno terribile per la sua natura: ma perché dovrei dirlo, visto che proprio per questo scopo, che potrei morire di questa morte violenta per i peccati dell'umanità, sono venuto nel mondo e ho quasi arrivato all'ora della mia crocifissione».

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