E gli disse: Perché mi chiami buono? non c'è nessuno buono tranne uno, cioè Dio: ma se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti. Perché mi chiami buono? - Oppure, perché mi interroghi riguardo a quella buona cosa? με ερωτας περι του αγαθου. Questa importante lettura si trova in BDL, altre tre, il Copto, il Sahidico, l'Armeno, l'Etiope, quest'ultimo siriaco, la Vulgata, il Sassone, tutte le Itala tranne una, Origene, Eusebio, Cirillo, Dionigi Areop.

, Antioco, Novaziano, Girolamo, Agostino e Giovenco. Erasmo, Grozio, Mill e Bengel approvano questa lettura. Questa autorità sembra così decisiva a Griesbach che ha ricevuto questa lettura nel testo della sua seconda edizione, che nella prima aveva interlineato. E invece di Nessuno è buono se non l'unico Dio, continua a leggere, presso le stesse rispettabili autorità, εις εϚιν ο αγαθος.

C'è chi è buono. Si osservi anche che, nel versetto 16, invece di διδασκαλε αγαθε, buon maestro, si legge solo διδασκαλε da BDL, un altro, un Evangelistarium, l'Etiope, tre dell'Itala, Origene e Ilario. L'intero brano quindi può essere letto così: O maestro! cosa devo fare di buono per avere la vita eterna? Ed egli gli disse: Perché mi interroghi riguardo a questa buona cosa? Ce n'è uno che va bene.

(O chi è buono è uno). Ma se sei disposto a entrare in quella vita, osserva i comandamenti. Questo passo, così com'era nelle edizioni comuni, è stato considerato da alcuni scrittori come una prova incontrovertibile contro la Divinità o Divinità di Cristo. Una persona molto dotta, nella sua nota su questo luogo, così conclude a riguardo: "Perciò il nostro Salvatore non può essere Dio: e la nozione di, non so quale, una trinità nell'unità, Tre Dei in Uno, è qui dimostrata al di là di ogni cosa polemica, dall'inequivocabile dichiarazione di Gesù Cristo stesso, di essere Erroneo e Impossibile.

"Non è così. Uno dei più grandi critici in Europa, per nulla parziale alla divinità di Cristo, ha ammesso le letture di cui sopra nel suo testo, su prove che ha giudicato ineccepibili. Se sono le letture vere, distruggono il tutta la dottrina costruita su questo testo, e in effetti il ​​massimo che i nemici della dottrina trinitaria possono ora aspettarsi dai loro formidabili oppositori, riguardo a questo testo, è di lasciarlo neutro.

Osserva i comandamenti - Da questo possiamo apprendere che il grande disegno di Dio, nel dare la sua legge agli ebrei, era di condurli all'attesa e al godimento della vita eterna. Ma come tutta la legge si riferiva a Cristo, ed egli divenne il fine della legge per la giustizia (giustificazione) a tutti coloro che credono, così deve essere ricevuto, affinché si compia il fine che la legge proponeva.

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