Che pone le travi delle sue camere nelle acque, che fa delle nuvole il suo carro, che cammina sulle ali del vento: המקרה במים עליותיו hamekareh bammayim aliyothaiv.

"Posa le travi delle sue camere nelle acque."

L'Autore sacro esprime giustamente, e regolarmente costruita, la mirabile natura dell'aria, da elementi vari e flussi, in una serie continua e stabile, con una metafora tratta dalla singolare formazione del tabernacolo, il quale, composto di tante e diverse parti, e facilmente riparabile quando ce n'era bisogno, era tenuta insieme da una perenne congiunzione e continenza di tutte insieme. Il poeta continua: -

השם עבים רכובו hassem abim rechubo,

המהלך על כנפי רוה hamehallech al canphey ruach.

"Fa delle nuvole il suo carro,

Camminando sulle ali del vento."

Aveva dapprima espresso un'immagine della Divina Maestà, quale risiedeva nel Sancta Sanctorum, discernibile per una certa investitura della luce più splendida; ora lo denota da quella luce di se stessa che esibiva la Divina Maestà, quando si muoveva insieme all'arca, seduta su una nuvola circostante, e si portava in alto per l'aria. Quella sede della Presenza Divina è persino chiamata dagli storici sacri, come il suo nome proprio, המרכבה Hammercabah, Il Carro.

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