Ho deciso di non sapere. — Meglio, non ho deciso di saperlo. L'unico argomento di insegnamento riguardo al quale l'Apostolo aveva preso una decisione risoluta nella sua mente quando venne a Corinto era la predicazione di Cristo e di Lui come crocifisso. Abbiamo qui una dichiarazione di ciò che fu mai l'oggetto dell'insegnamento apostolico. San Paolo non si soffermava sul miracoloso della vita di Cristo, che avrebbe assecondato la brama ebraica di un “segno”; né propose elaborate “teorie” evangeliche, che sarebbero state una concessione alla brama di “sapienza” dei greci: ma predicò un Cristo personale, e si soffermò soprattutto sul fatto che era stato crocifisso ( 1 Corinzi 1:17 ; 1 Corinzi 1:23 ; Galati 6:14 ;Filippesi 2:8 ).

A malapena ci rendiamo conto ora dell'inciampo che doveva essere stata la predicazione di un Cristo crocifisso agli ebrei e ai greci, l'enorme tentazione di tenere in secondo piano la croce che i primi maestri avrebbero naturalmente sentito, e la fede sublime e fiduciosa che deve aver snervato San Paolo per renderlo il fatto centrale di tutto il suo insegnamento. Per noi la croce è illuminata con le glorie di diciotto secoli di civiltà, e consacrata con la memoria di quanto c'è di meglio e di più nobile nella storia della cristianità.

Ad ogni ebreo e ad ogni gentile non dava che un'idea, quella della punizione più ripugnante e più degradante. Il ricordo di questo fatto ci consentirà di renderci conto di quanto fosse intransigente l'insegnamento degli Apostoli, di come non si fosse mai “accomodato” a qualsiasi desiderio o pregiudizio esistente. Questa non è certo una prova da poco dell'origine divina della religione di cui gli Apostoli erano gli araldi!

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità