(14) Ma colui che è spirituale (r) giudica tutte le cose, eppure (15) egli stesso è giudicato da (s) nessuno.

(14) Amplifica la questione degli opposti.

(r) Comprende e discerne.

(15) La sapienza della carne, dice Paolo, non determina nulla di certo, no non nei propri affari, tanto meno può discernere cose strane, cioè spirituali. Ma lo Spirito di Dio, di cui sono dotati gli uomini spirituali, non può in alcun modo essere ingannato, e quindi ripreso da alcuno.

(s) Di nessun uomo: perché quando i profeti sono giudicati dai profeti, è lo Spirito che giudica, e non l'uomo.

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