Le parole di Amos, che era tra i mandriani di (a) Tekoa, che vide riguardo a Israele ai giorni di Uzzia re di Giuda e ai giorni di (b) Geroboamo figlio di Joas re d'Israele, due anni prima il (c) terremoto.

L'argomento - Tra molti altri profeti che Dio suscitò per ammonire gli israeliti delle sue piaghe per la loro malvagità e idolatria, suscitò Amos, che era un mandriano o pastore di una povera città, e gli diede sia conoscenza che costanza per rimproverare tutti proprietà e gradi, e per far conoscere gli orribili giudizi di Dio contro di loro, a meno che non si fossero pentiti in tempo. E mostrò loro che se Dio non risparmiava le altre nazioni intorno a loro, che erano vissute per così dire nell'ignoranza di Dio rispetto a loro, ma le puniva per i loro peccati, allora non potevano cercare altro che un'orribile distruzione, a meno che non si siano rivolti al Signore con vero pentimento. E infine, conforta i devoti con la speranza della venuta del Messia, dal quale avrebbero perfetta liberazione e salvezza.

(a) Che era una città a cinque miglia da Gerusalemme in Giudea, ma profetizzò in Israele.

(b) Ai suoi giorni il regno d'Israele fiorì di più.

(c) Che, come scrive Giuseppe Flavio, avvenne quando Uzzia avrebbe usurpato l'ufficio sacerdotale, e perciò fu colpito dalla lebbra.

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