(2) Per mezzo del quale anche noi (a) abbiamo accesso per fede a questa grazia (b) in cui (c) stiamo in piedi, (3) e (d) ci rallegriamo nella speranza della gloria di Dio.

(2) Mentre alla fede è attribuita la quiete di coscienza, essa è da riferirsi a Cristo, che è il donatore della stessa fede, e nel quale la stessa fede è operante.

(a) Dobbiamo sapere da questo, che riceviamo ancora lo stesso effetto dalla fede.

(b) Da quale grazia, cioè da quale amore misericordioso e buona volontà, o quello stato in cui siamo graziosamente portati.

(c) Rimaniamo saldi. (3) Prevenzione di un'obiezione contro coloro che, vedendo le miserie e le calamità quotidiane della Chiesa, pensano che i cristiani sognino quando si vantano della loro felicità: al quale risponde l'apostolo, che la loro felicità è riposta nella speranza di un altro luogo: la quale speranza è così certa e sicura, che gioiscono di quella felicità proprio come se ne godessero subito.

(d) Le nostre menti non solo sono tranquille e stabili, ma siamo anche meravigliosamente felici e proviamo grande gioia per l'eredità celeste che ci attende.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità