In questa parabola è enunciato un grande principio delle ricompense. È che saranno dati, non secondo l'anzianità o la quantità di servizio, ma secondo la fedeltà alle opportunità.

Il Maestro stava compiendo ora l'ultimo viaggio a Gerusalemme, pienamente consapevole del suo profondo significato nella sua missione. Al di là della Croce vide la gloria della nuova vita. Chiamò a Sé i Suoi discepoli e raccontò loro della Sua venuta di morte e risurrezione. Qui, come in ogni caso negli ultimi tristi giorni, il suo racconto della propria sofferenza a venire è interrotto da qualche piccola questione di precedenza tra loro. Siamo tentati di arrabbiarci con loro. Lui non era. Pazientemente ha stabilito per loro i principi della vera grandezza, del servizio fino al sacrificio.

Nei dintorni di Gerico compì un atto di grazia. Mentre si avviava a ratificare con parole e fatti reali ciò che, in effetti, è già avvenuto - il suo rifiuto come Re - due uomini bisognosi cercarono un favore da Lui come "il Figlio di Davide", un modo di rivolgersi che significava il loro riconoscimento della sua messianicità. Immediatamente la sua compassione fu toccata, e esercitò il suo potere meraviglioso per rispondere alla loro preghiera e diede loro la vista.

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