Gesù assicura a Giovanni che lui, Gesù, è colui che viene atteso per il quale Giovanni stava preparando la via (11:2-6).

Giovanni, che giaceva in una prigione sotterranea nella fortezza di Machero, a est del Giordano, (cfr. Matteo 4:12 ; Matteo 14:3 ), era chiaramente perplesso. Era venuto per preparare la via a Colui che veniva promesso, Colui che doveva succedergli.

E si aspettava di sentire di cose meravigliose che stavano accadendo. Si era aspettato di sentire da parte delle persone una risposta ancora più grande di quella che lui stesso aveva visto, con un'opera potente dello Spirito di Dio in atto su di loro ( Matteo 3:11 ), che avrebbe portato anche all'esecuzione di un giudizio infuocato sugli empi ( Matteo 3:7 ; Matteo 3:12 ), e questo includerebbe il re che lo aveva gettato in questa prigione, e l'introduzione della Regola regale di Dio ( Matteo 3:11 ).

Ma dalle informazioni che gli erano pervenute non stava succedendo nulla di molto insolito. Non sembravano esserci agitazioni minacciose. Non c'era alcun segno di una giusta rivolta come quella di cui si parla a Qumran e dagli esseni. Tutto sembrava andare quasi come normale. Non ha perso la fede nelle promesse di Dio. Era solo perplesso e si chiedeva se avesse frainteso le cose.

Forse aveva sbagliato a pensare che Gesù fosse il Venuto. Forse dopotutto non era il prossimo e doveva aspettare pazientemente qualcun altro? Allora mandò i suoi discepoli da Gesù per fare delle domande.

A quei tempi era consentito l'accesso ai prigionieri da parte di amici intimi e parenti in modo che potessero fornire loro cibo e generi di prima necessità (cfr. Matteo 25:36 ), e Giovanni sembra non aver fatto eccezione. Nel suo caso i suoi discepoli più stretti hanno avuto il coraggio di visitarlo e cercare di sostenerlo, e sono stati questi uomini coraggiosi che si sono avvicinati a Gesù con le domande di Giovanni.

Analisi.

a Ora, quando Giovanni udì nella prigione le opere di Cristo, mandò i suoi discepoli e gli disse: «Sei tu che vieni o dobbiamo cercarne un altro?». ( Matteo 11:2 ).

b E Gesù, rispondendo, disse loro: «Andate e riferite a Giovanni le cose che udite» ( Matteo 11:4 a)

c «E guardate» ( Matteo 11:4 ).

c «I ciechi riacquistano la vista e gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i morti risuscitano ( Matteo 11:5 a).

b E ai poveri è predicata la buona novella» ( Matteo 11:5 b).

a «E beato colui che non troverà in me occasione d'inciampare» ( Matteo 11:6 ).

Si noti che in 'a' arriva la domanda di Giovanni e in parallelo c'è l'assicurazione di Gesù. In 'b' si fa riferimento a ciò che ascoltano i discepoli di Giovanni, e parallelamente è l'annuncio della Buona Novella. In 'c' c'è un riferimento a ciò che vedono, e in parallelo c'è una descrizione di ciò che vedono.

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