Lo scrittore, egli stesso presbitero, dà consigli saggi e amorosi ai suoi confratelli e al loro gregge. La sincerità, l'umiltà e l'amore devono contrassegnare tutti i loro rapporti e la continua sottomissione alla volontà di Dio. Se l'autore è l'apostolo Pietro non possiamo non tracciare l'estrema adeguatezza del suo linguaggio alla luce dell'intervista riportata in Giovanni 21. Egli non sottolinea il suo apostolato, ma questo può essere una prova dell'umiltà stessa con cui li esorta.

La frase testimone delle sofferenze di Cristo denota certamente un discepolo che lo conobbe nei giorni della sua carne; e un partecipe della gloria può riferirsi alle promesse fatte ai Dodici ( cfr Matteo 19:28 ). Tutta la forza dell'esortazione, cinta di umiltà, sembra ancora una volta rievocare la scena di Giovanni 13, e può indicare il senso in cui si intendeva l'esortazione di Gesù ivi data. Il passaggio culmina nella dichiarazione perché Egli si prende cura di te. In queste poche parole, dice Masterman, sta la verità centrale che Cristo si è manifestato per rivelare.

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