E Faraone comandò a tutto il suo popolo, dicendo: Ogni figlio che nascerà lo getterete nel fiume, e ogni figlia la salverete viva.

Il faraone comandò a tutto il suo popolo - molto probabilmente l'ordine era limitato ai suoi ufficiali e guardie, i quali, alla notizia di un parto o del rito della circoncisione che si svolgeva in una casa, dovessero entrarvi, sequestrassero i bambini maschi , e annegarli. х hayª'oraah ( H2975 ), il fiume; Settanta, ton potamon (kat' exocheen, il Nilo). È stato obiettato che c'è una contraddizione lampante tra questo editto di distruggere tutti i figli maschi e la riluttanza del re a rinunciare ai servizi del popolo ebraico.

Ma non c'è contraddizione; perché è evidente che, sebbene in questo passo si usi un termine universale, l'ordine non si estendeva a ogni ragazzo ebreo nato, tanto nelle vaste pianure interne di Gosen quanto nelle città. Un tale massacro di innocenti avrebbe suscitato l'indignazione universale degli Ebrei; e poiché quel popolo era riconosciuto come "più e più potente" del popolo d'Egitto, ciò avrebbe portato a una ribellione, che il re, con la sua astuta politica, si sforzò di evitare.

La menzione del "fiume" indica chiaramente che i bambini maschi la cui distruzione era meditata erano quelli nati dentro e intorno alla capitale o alle principali città; e la presunzione è che, anche all'interno di quel raggio, furono i figli infanti dei capi o delle famiglie principali, che vi vennero per un certo tempo per prendere il loro turno nei pubblici lavori imposti alla loro razza. Giuseppe Flavio riferisce ('Antichità', b. 2:, cap. 9:, sez. 2) che il Faraone era stato avvertito da uno dei suoi magi, che era sagace nell'anticipare eventi futuri, che un ragazzo ebreo che stava per nascere avrebbe inflitto un colpo fatale alla gloria dell'Egitto, ed elevare la propria razza alla libertà e all'indipendenza.

È del tutto possibile che l'apprensione di un tale pericolo possa aver originato il crudele editto, e così, per la condotta del Faraone, l'antica Chiesa nella sua infanzia fu esposta a persecuzioni e pericoli proprio simili a quelli che, all'inizio del Chiesa del Nuovo Testamento, fu diretta da Erode contro i bambini a Betlemme, ( Matteo 2:16 : vedi Calmet, 'Frag.,' cccxii.)

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